L’estate è ormai alle porte e con l’avvicinarsi dell’afa estiva, molte persone decidono di acquistare un climatizzatore. La scelta, però, non è così semplice perché occorre tener presente delle caratteristiche del locale da climatizzare e orientarsi, quindi, sull’impianto più indicato alle proprie esigenze.
Prima di descrivere le principali tipologie di impianti di condizionamento, però, vogliamo darne una definizione generica.
Un impianto di climatizzazione è un sistema che permette di regolare la temperatura e l’umidità degli ambienti interni di un locale. Di solito, l’impianto è costituito da due elementi: un’unità interna per l’aspirazione dell’aria e per il suo raffrescamento (ed eventualmente riscaldamento) e un’unità esterna per l’espulsione nell’ambiente esterno dell’aria calda sottratta all’interno.
Esistono climatizzatori denominati condizionatori e altri a pompa di calore: i primi sono solo in grado di raffreddare l’ambiente, mentre i climatizzatori a pompa di calore sono in grado anche di riscaldare, deumidificare e filtrare l’aria.
I vecchi impianti di condizionamento, inoltre, venivano realizzati mediante la tecnologia “on-off”, ovvero alternavano periodi di attivazione a periodi di disattivazione della macchina a seconda della temperatura interna del locale.
Al giorno d’oggi, invece, la tecnologia “inverter” ha soppiantato la vecchia “on-off”. Essa consente di regolare in maniera automatica e continuativa la potenza e la velocità di funzionamento dei climatizzatori in base alla temperatura esterna e ai valori impostati per i vari ambienti interni. Questo implica un risparmio energetico che può arrivare sino al 40%, oltre che una maggior durata del compressore.
Modelli di climatizzatori e tipologie d’installazione
I climatizzatori possono essere portatili o fissi. Questi ultimi, poi, possono essere monosplit o multisplit, canalizzati e senza unità esterna. Inoltre, possono essere installati a parete, a pavimento, a soffitto e a controsoffitto.
Climatizzatori monosplit VS Climatizzatori multisplit
La differenza tra climatizzatori monosplit e multisplit consiste nel numero di collegamenti fra l’unità esterna e l’unità interna dell’impianto.
Nei climatizzatori monosplit, infatti, ogni unità interna deve essere collegata ad una sola un’unità esterna predisposta unicamente per essa. Nei climatizzatori multisplit, invece, ad ogni unità esterna possono essere collegate fino a nove unità interne.
I climatizzatori monosplit, infine, vengono generalmente utilizzati nelle abitazioni con poche stanze da climatizzare. I climatizzatori multisplit, invece, maggiormente efficienti e più costosi, vengono prevalentemente installati all’interno di aziende o industrie.
Climatizzatori canalizzati
Gli impianti di condizionamento canalizzati consentono di climatizzare più ambienti con un unico impianto e permettono di gestire le singole temperature e i flussi d’aria dei vari locali. I climatizzatori canalizzabili sono caratterizzati da condotti per la distribuzione dell’aria, solitamente coperti da un controsoffitto e da contro pareti, in cui nessun elemento è a vista. Il motore, invece, deve essere posizionato all’esterno oppure in un ambiente sufficientemente areato.
Questo tipo di climatizzazione, che presta particolare attenzione anche all’aspetto estetico, è molto performante. Consente, infatti, di climatizzare più locali contemporaneamente ottenendo un notevole risparmio sui consumi.
Gli impianti di condizionamento canalizzati possono essere una buona soluzione per le abitazioni private e una soluzione ideale uffici, negozi di medie e grandi dimensioni, aree commerciali ed industriali e ovunque ci sia la necessità di distribuire e trattare l’aria in maniera uniforme
Climatizzatori a soffitto
I climatizzatori a soffitto rappresentano la scelta più frequente di climatizzatore domestico in quanto consentono di ottenere uno spazio libero maggiore, sia a pavimento sia a parete, per potervi collocare mobili o altri arredi. È possibile, inoltre, installarli all’interno del controsoffitto.
Climatizzatori a cassetta
I climatizzatori a cassetta, che vengono installati sempre al soffitto, sono utili per evitare ingombri di ogni genere sulla superficie calpestabile del locale e sulle pareti. Inoltre, l’aria fresca, provenendo dall’alto, si diffonde in maniera omogenea e uniforme in tutto l’ambiente circostante. Questo tipo di impianto di condizionamento viene spesso adottato da realtà aziendali o commerciali.
Climatizzatori a parete
I climatizzatori a parete vengono generalmente posizionati in prossimità dei soffitti e dispongono di una lamella per direzionare il flusso d’aria fredda ove desiderato.
Talvolta, i climatizzatori a parete possono diventare elementi di design. Grazie ad alcuni LED posizionati sul pannello frontale, infatti, uniscono alla loro funzione tradizionale quella d’illuminazione d’atmosfera.
Climatizzatori a pavimento
I climatizzatori a pavimento possono essere installati rasenti alle pareti oppure totalmente incassati in esse ed emettono l’aria climatizzata sia in verticale che in orizzontale. Questi sistemi sono indicati per le stanze con un soffitto basse, anche se hanno l’inconveniente di togliere spazio sulla parete.
Climatizzatori portatili
Infine, i climatizzatori portatili sono climatizzatori costituiti da un’unità interna da collocare nel locale da climatizzare e da un’unità a valigetta (o un tubo) da posizionare all’esterno. Il vantaggio maggiore di questa tipologia di impianto di condizionamento è a sua trasportabilità da un locale ad un altro: difatti, non hanno bisogno di essere istallati né necessitano di opere murarie.
Come rovescio della medaglia, però, hanno una minore resa, a parità di potenza, rispetto ai climatizzatori fissi, un numero inferiore di funzioni e sono più rumorosi di quelli fissi.