Climatizzatori a pompa di calore: detrazioni fiscali
L’installazione di impianti a pompa di calore può beneficiare di due tipologie di detrazioni fiscali:
- per la riqualificazione energetica (65%);
- per le ristrutturazioni edilizie (50%).
Le due detrazioni richiedono differenti requisiti e hanno iter burocratici distinti.
DETRAZIONE FISCALE PER RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
Le detrazioni fiscali del 65% si applicano a interventi di riqualificazione energetica eseguiti su edifici di qualsiasi categoria catastale, purché già esistenti e dotati di impianto di riscaldamento.
Nel caso di impianti a pompa di calore, il requisito per accedere alle detrazioni è che si tratti di sistemi ad alta efficienza e che la loro installazione implichi l’intera sostituzione dell’impianto di riscaldamento esistente.
Quando si parla di alta efficienza si fa riferimento a specifici valori minimi di efficienza energetica (EER e COP) che le pompe di calore devono soddisfare.
Fino al 31/12/2018, per l’installazione di una pompa di calore, sarà possibile detrarre il 65% dell’importo speso; dal giorno 01/01/2019, invece, la detrazione fiscale scenderà al 36%, allineandosi a quella per gli interventi di ristrutturazione edilizia.
DETRAZIONE FISCALE PER RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA
La detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie è applicabile solamente a spese per lavori eseguiti su edifici residenziali.
Nella lista degli interventi agevolabili indicata dall’Agenzia delle Entrate non compare la voce specifica per le pompe di calore, ma si può farle rientrare nella categoria di interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili di energia (art. 16-bis del TUIR).
Fino al 31/12/2018 e per un massimo di spesa di 96.000 € sarà possibile detrarre il 50% della spesa per singola unità immobiliare; dal giorno 01/01/2019, invece, si potrà detrarre il 36% dell’importo speso per la ristrutturazione per un massimo di 48.000 €.
Infine, dal 31 maggio 2016 è operativo il Conto Termico 2.0, un sistema di incentivazione mirato ad aumentare l’efficienza degli edifici e dei sistemi di riscaldamento. Si tratta di un incentivo in conto capitale destinato ai soggetti che intendono produrre energia termica rinnovabile, utilizzando, quindi, anche le pompe di calore.
Il soggetto richiedente percepirà un incentivo direttamente dal Gestore Servizi Energetici (GSE) con rate annuali da 2 a 5 anni o, se l’importo dell’incentivo non supera i 5.000 €, in un’unica rata. Diversamente dalla detrazione fiscale, l’incentivo non ha scadenza temporale.
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